In copertina fotografia dell’autore
Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’autore è finalista nel concorso letterario J. Prévert 2008
L’autore disquisisce in una sorta di soliloquio, nelle quasi totalità delle liriche, sulla famiglia.
È la famiglia dei suoi ricordi, della sua infanzia e della sua adolescenza, di tipo patriarcale, che gli fornisce lo spunto per rivivere, nelle sue poesie, quei magici momenti, mai dimenticati, solo sopiti e relegati in qualche angolo della memoria in attesa di essere ripresi, rielaborati e innestati nella nuova “famiglia”.
L’occasione si presenta giusto adesso, con lui nella veste di padre e con i figli, che gli consentono di riprendere e di rivivere insieme quei magici momenti di vita trascorsa.
Adesso, come allora e da qui partono “messaggi”, quasi un mormorio, inneggianti all’amore e alla voglia di esserci, allo spirito di sacrificio, autentico pilastro della ragione di vita dell’essere umano, vissuto nella quotidianità, che arricchisce, inorgoglisce e dona benessere agli attori in scena sul palcoscenico della vita.
Messaggi, che evocano ricordi delle figure paterne e materne, dei vissuti in serenità in famiglia, che hanno arricchito d’amore il suo animo.
C’è bisogno di esempi ed è giusto ricordare.
Una sequela che parte dalla generazione paterna, che si trasmette di generazione in generazione e che auspica non si esaurisca mai e che tutto si ripeta continuamente nel tourbillon della vita
Carlo Mario Passera