In copertina: «Beautiful yacht in San Francisco bay, the city on horizon» © Konstantin Sutyagin – Fotolia.com rielaborazione di Monica Fumagalli
Nel retro di copertina fotografia di Franco Viganò
Nella mente di tutti gli uomini
risiedono le speranze, i desideri e i sogni.
Nel cuore di ognuno di loro
arde la fucina che può realizzarli.
Chi dimentica questo fuoco,
soffoca il calore sotto la cenere.
Colui che invece soffia sulla brace,
ed accende le faville, riempie l’aria di sé.
Franco Viganò
Tutto questo è solo lo scorrere silenzioso del racconto che si snoda tra le anse irregolari della vita, come un fiume nascosto che a volte emerge all’improvviso e ci trascina via con sé.
Alcuni hanno intuito tra le nebbie la punta pallida di un iceberg, altri hanno osservato con curioso stupore onde anomale sopra un mare piatto, per altri ancora è stata sufficiente qualche increspatura sullo specchio dell’acqua per valutare insignificante ogni fenomeno inspiegabile e distante. Solo pochi sono riusciti a vedere la forza e la violenza che scaturisce dagli abissi più profondi e inespugnabili, ma solo chi ha vissuto dall’interno l’impeto travolgente del maremoto può comprendere fino in fondo la forza, e al tempo stesso la grande fragilità che dimora in ognuno di noi. Noi tutti, indistintamente, siamo degli iceberg che navigano nel mare della vita, a volte la parte più profonda di noi, quella sommersa, anziché galleggiare ci trascina sul fondo degli abissi. È buio, fa freddo, ma soprattutto laggiù si è soli.
Il protagonista, Marco, torna dal confine dell’Europa orientale nel periodo della guerra fredda, e porta con sé i ricordi più brutti e le paure più terrificanti, facendole diventare il simbolo di tutte le sue angosce. Alek Dvorai, divenuto funzionario del kgb, diventa il suo spettro quotidiano, e quando nel capitolo del “match race”, ultimo atto di una caccia spietata, Marco cede al suo inseguitore, conosce il freddo della morte e la paura del nulla. L’epilogo è drammatico, e ne scaturisce un messaggio chiaro: guardando più vicino e scrutando dentro se stessi, è possibile trovare quello che lontano e con grande rischio si è cercato invano.