In copertina illustrazione di Fernando Favata
Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto la silloge è finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2010
Nella silloge “Chicchi di melagrana”, la poesia di Maria Piras nasce dalla profonda spontaneità nel sentire sulla propria pelle le infinite emozioni che vengono offerte dalla vita e si alimenta della genuinità d’una visione lirica che si espande di continuo grazie ad un forte recupero memoriale…
…Maria Piras, come a guardare nel proprio cuore e, ancor più, come a “cercare nel cuore”, “gonfio di emozioni”, dolcemente quasi a ritrovarsi “seduta a riposare/all’ombra del melograno”, cullata dai suoni, fino a sentire il “calore del respiro”, espande, senza limiti, la sua visione poetica…
…Nella sua visione lirica, Maria Piras cerca di ricondurre ad unico seme tutto ciò che è “vagante nel silenzio”, nella stessa dispersione del tempo, nelle ombre insidiose della vita e, infine, nell’alba di un nuovo giorno che, immancabilmente, riconduce ad un risveglio: e lei, con la sua parola segue il ritmo della vita, indaga le “stelle luminose nella notte cobalto” e, nell’atto della rivelazione, cerca di “far rinascere il sole dentro l’anima”.
dalla prefazione di Massimo Barile