Se nella precedente raccolta Vittorio Zanni definiva le sue poesie “istintive, anche se maturate nei silenzi di un uomo che si guarda allo specchio per scoprire nuove prospettive”, in questa nuova prova poetica il lettore ritroverà sicuramente il dialogo dell’autore con se stesso; ritroverà una voce che con apparente semplicità, in realtà con sofferta lucidità, indaga, per dare vita ad una parola che con immediatezza traduca la verità interiore e la profondità del cuore,
Cuore non inteso come sentimentalismo o facile sensazione, ma come sede dell’interiorità dell’autore; luogo e dimora abitati dal passato non nostalgicamente evocato, ma scandagliato alla ricerca del senso e della prospettiva futura; cuore come serbatoio traboccante di emozioni, certo, ma emozioni mai disgiunte da riflessioni e bilanci; cuore come massa e grumo palpitante di ricordi che si fanno pensiero, ricerca, interrogativo sulla vita e sul suo senso…
dalla prefazione di Luca Albertino