Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’opera è finalista nel concorso letterario «J. Prévert» 2014
Il vento accarezza l’arpa eolia, mentre le stagioni si susseguono. Sono stagioni della vita, dello scriverne, del ricordarla, del piangerne.
“Nei giorni d’inverno / lunghi e scuri / – ciascuno vive per non morire – il filosofo medita / presso la stufa / l’intreccio delle ore, / gli amori finiti (…)”. Il poeta si presenta così, alla prima pagina, e inizia il viaggio…
…Per tutti c’è un autunno, la fine del canto, la fine delle parole. “Ho tenuto / per me questo segreto / lungo tutti questi anni: / vorrei parlarti/ con parole nuove, / ma le rose / nella coppa / non fioriscono.”
Non resta che tentare di ascoltare il suono, di lasciarne traccia, in attesa di una nuova primavera.
dalla prefazione di Sonia Guardo