Questa seconda raccolta di «Liberi versi e facili pensieri», interpretano, in tutta la loro scarna essenzialità, uno spirito libero e ribelle dell’autore imprigionato, suo malgrado, dalle contingenze della vita, in un ruolo che non sente come proprio, in perenne contrasto ideale con essa. Ricorrenti sono: L’Amore, La Morte, Gli Orizzonti e La Libertà che lo portano a riflettere profondamente su di una realtà interiore sofferta e divisa salvo poi, in un improvviso mutare di tonalità e di registri vederlo soffermarsi ad accarezzare con lo sguardo una zolla rilucente di brina o ascoltare il palpito lieve della terra.
Sempre alla ricerca di un modo “bambino” in cui rifugiarsi per continuare a vivere.
Adriano Smonker
Poesia intesa come energia, la sua, che trasforma un mondo proprio di visione e di conoscenza di sé in emozioni, parole, suoni, movimenti, riflessioni.
Poesia come forza costitutiva di senso dell’essere, che dialogo con e su se stesso, sulla coscienza ultima della condizione umana.
Essenziale, incisiva, scarna e forse, anche per questo, senza titoli.
Poesia, infine, intesa anche come piacere che tale esperienza dà e porta con sé, autocompiacimento di una libertà in ciascun momento riacquistata, attraverso il linguaggio di ogni pagina bianca.
Questo è Paolo Carniello, poeta che ama procedere per aforismi, sentenze lucide sulla morte e sulla vita, a volte implacabili, che non lasciano spazio ad equivoci o compromessi salvo, a tratti, soffermarsi e riposare sui ricordi bambini della propria infanzia e illudersi che: «Sì, forse… domani splenderà ancora il sole».