Con il suo libro “La linea gialla”, Gualtiero Lelli offre un serrato dialogo interiore sulle dinamiche esistenziali, spostandosi tra reale e visione surreale, intessendo una trama giocata sul filo di una consapevolezza della propria dimensione e sguardo critico nei confronti del mondo.
Nel costante flusso di pensieri trasposti in un poema dell’anima, come scrive il poeta, emergono le continue riflessioni relative al senso della vita e alle molteplici manifestazioni del vivere, osservate nelle loro metamorfosi estreme, seguendo una visione poetica moderna, che riconduce ad una sorta di parallelismo con la beat generation…
…Tutte le schegge esistenziali proiettano nella commedia della vita, attraverso un viaggio sentimental beat con destinazione ignota, dove tutto è anestetizzato, sono importanti solo le impressioni di un momento, rese con parole disilluse e vane, strettamente collegate al filo smisurato illogico di pensieri che Gualtiero Lelli alimenta con metamorfosi infinite, con distacco indolore, dimostrando che non v’è la necessità di trovare risposte, cercar verità, lasciarsi coinvolgere dalla vita con la sua monotonia quotidiana.
L’unica possibilità che diventa atto salvifico è il desiderio di trovare un luogo distante, appartato e silenzioso, che sia oasi lirica dell’anima.
Dalla prefazione di Massimo Barile