…Erano nell’adolescenza, si sa che è un periodo importante nella vita e anche per i nostri dieci “eroi” si trattava di scoprire il bandolo delle cose, si trattava di fare buone amicizie, di imparare, di correggere. C’era da arrivare a possedere un diploma e tutti sotto quest’aspetto ci erano riusciti. Uno si era anche iscritto all’università, mentre gli altri si erano tuffati nel mondo del lavoro, subito dopo il diploma.
Al paesello c’era posto per tutti, gli adolescenti non erano ancora saggi al punto da saper far bene subito il lavoro che avevano trovato. Alcuni dimoravano nel paese, altri venivano da altre grosse città e si trovavano bene fra gli amici, con cui si divertivano d’estate nel periodo di Ferragosto.
C’erano quelli venuti da Venezia, c’era quella venuta da Bologna, c’erano quelli venuti da Mestre e gli altri erano “figli” del paesino. Erano una decina con cui passare allegramente l’adolescenza, specie lì nel paese, sebbene ognuno facesse anche per conto proprio…