Da Il Club degli autori n. 99 – 100 Novembre – Dicembre 2000
Dopo l’era dell’Acquario inizia l’era dei libri
Il numero 100 conclude un anno eccezionale.
Approdati in libreria siamo la rivista pi� diffusa tra quelle dedicate agli autori emergenti.
Con la stampa digitale abbattuti i costi dei libri
Silenzio in sala. Attimo di concentrazione, parte il rullo di tamburi. Signore e signori, vi presento il mitico numero 100, con il quale degnamente festeggiamo la chiusura di un anno per molti versi eccezionale. E tanto per rendere immediatamente visibile la nostra soddisfazione, e insieme il nostro impegno, per questa copertina abbiamo scelto un colore importante come l’argento: l’argento degli elfi e delle foreste – ricamate di sogni e sussurranti poesie – cos� come ce li ha raccontati Tolkien (che di magia della parola se ne intendeva eccome). E’ il nostro numero 100, � Natale, stiamo per entrare (questa volta davvero) nel nuovo millennio: come ognuno vede, raramente abbiamo assistito a una altrettanto fortunata combinazione astrale terra-cielo-libri. Forse l’era dell’Acquario � finita; ma lo sento, stiamo per entrare in quella del Libro. Un’era favolosa dove l’editoria sar� davvero libera dai condizionamenti di un mercato impietoso in cui vige la regola che vende solo chi ha gi� venduto; un’era felice in cui autori e lettori si incontreranno fuori dagli scaffali e dagli studi televisivi per scambiare esperienze e comunicare idee; un’era, insomma, di libera scelta e libera lettura: il che significa, tra l’altro, colmare (o almeno cominciare a farlo) il fossato che in Italia storicamente separa scrittori e popolo, letteratura e uomo della strada.
Qualche segnale in questo senso c‘� gi�. Uno ce l’avete sotto mano in questo momento: siamo noi, dove noi sta per l’accoppiata Club degli autori-Montedit, nata pi� di dieci anni fa come minuscola iniziativa di un giornalista in pensione (io) un po’ stufo dell’aria che tirava nelle redazioni dei grandi editori e arrivato ora a qualche risultato non propriamente disprezzabile.
Primo: questa rivista, che negli ultimi anni ha visto aumentare in progressione geometrica soci e pagine, tanto che a un certo punto ci � sembrata buona cosa raccogliere in un unico numero doppio due mensili (questo perch� abbiamo sempre dovuto tenere, giocoforza, anche un occhio al portafogli, scoprendo cos� che spedire una rivista di molte pagine costa come spedirne una pi� smilza); rivista approdata quasi un anno fa in libreria e che ora, a quanto ci dice il nostro distributore, � la pi� venduta tra quelle dedicate alla nuova poesia e agli autori emergenti; rivista, infine, che � riuscita a conservare lo spirito pionieristico che la caratterizzava al suo esordio, arricchendosi tuttavia di sempre nuovi contributi da parte dei soci e dei collaboratori (diciamo che le nostre pagine si propongono di essere l’agor�, la piazza della letteratura “in corso d’opera”, quella che si sta costruendo ora grazie a tutti, ma proprio tutti quelli che scrivono).
Secondo risultato: la mia minuscola iniziativa – ormai pochi ricorderanno i tempi di Cernusco, dove in due stanzette “pedalavo” sulla tastiera sentendomi tanto un cicilista sul Ghisallo – e ora parte di un gruppo editoriale che raccoglie, oltre alla redazione, i settori di impaginazione elettronica, fotolito, stampa digitale ad altissima risoluzione (vi risparmio i patemi legati all’acquisizione di queste costosissime procedure), stampa offset, offset a colori e rilegatura: dalla brossura, che a differenza di una volta ora “tiene” benissimo le pagine, al raffinato filo refe per bibliofili incalliti, dalle cover in cartone telato di tantissimi colori a quelle in pelle con incisioni in oro e cofanetto, il che tra l’altro consente di avere qualche copia prestigiosa da regalare alle persone pi� care; attivit� per ora svolte in luoghi diversi con la prospettiva di riunirle in tempi rapidi sotto il medesimo tetto, uno stabilimento vicino alla nostra sede di Melegnano che, va da s�, stampa e stamper� anche per altri piccoli e medi editori.
Terzo risultato, cui abbiamo gi� accennato ma che merita una menzione d’onore individuale: l’ormai famosa stampa digitale, la vera rivoluzione del settore. Costi contenuti, stampa di quantitativi minimi su richiesta con possibilit� di piccole (ma anche grandi) tirature successive, altissima qualit�: questi gli ingredienti di un successo annunciato che ha spalancato a tanti bravi autori esordienti – che potete incontrare nelle pagine a loro dedicate, la Vetrina dei nostri autori – le porte dell’editoria, finora precluse da costi proibitivi, meccanismi sclerotizzati, imbrogli galoppanti. Non sorprendetevi, quindi, se le pagine della Vetrina sono sempre di pi� e sempre pi� interessanti; piuttosto, respiriamo tutti insieme l’aria effervescente della libert� di stampa e pubblicazione (garantita dalla Costituzione in teoria e ora possibile anche nei fatti).
Ho perso il conto dei risultati, ma ce n‘� ancora uno che mi � particolarmente caro: il nostro sito Internet, che � un po’ il mio terzo figlio. Anche qui siamo stati pionieri: nato sperimentalmente cinque anni fa, che � come dire nel paleolitico internettiano, il sito del Club conta ora pi� di cinquemila pagine e trentamila visitatori al mese; ora si appresta a un radicale ripensamento che, con l’ausilio dei programmi pi� moderni, lo render� ancora pi� comodo e veloce da visitare e consultare.
Come siamo arrivati a questi risultati? Con un riuscito (ci sembra) mix di impegno e creativit�, rigore e fantasia. Sulle nostre scrivanie si sono avvicendati moltissimi collaboratori, volontari, amici; alcuni hanno preso strade diverse, altri sono rimasti. Mi sembra un buon momento per ringraziarli tutti, perch� ciascuno di loro ha contribuito alla crescita del nostro gruppo.
Cos� come importante � stata l’attivit� dei soci che hanno fondato le sezioni staccate del Club, centri di aggregazione e informazione per tutti coloro che amano la poesia. Ultimo in ordine di nascita � il “Cenacolo dei Poeti Euganei”, fondato per iniziativa del socio Paolo Carniello. Che, dopo essere venuto a trovarmi proprio per parlarmi del suo progetto, mi ha convinto ad ricambiare la visita. E cos� ho scoperto un posto davvero accogliente e confortevole, l’albergo che vedete in quarta di copertina. Proprio io che ero sempre stato scettico sulle localit� termali, e ancor pi� sui loro alberghi, mi sono dovuto ricredere. Non solo sono stato benissimo, conoscendo per giunta un sacco di gente interessante, ma ne porto ancora i benefici, nel senso che ho risolto (...speriamo che duri) il mio problema di deambulazione causato da disturbi cardio-vascolari. E non � stato l’unico risultato della vacanza: l’altro � il concorso letterario organizzato dall’attivissimo neonato Cenacolo con la collaborazione del Club.
A proposito di concorsi, c‘� un’altra novit�: un premio di taglio nuovo, legato all’attivit� del Cicap, la sezione pugliese dell’associazione fondata da Piero Angela che indaga scientificamente sul paranormale. Non ci aspettiamo, ovviamente, la massiccia partecipazione che caratterizza ormai da tempo i nostri concorsi; piuttosto, contiamo di ricevere saggi di alta qualit� che contribuiscano a fare chiarezza in un settore dove troppo spesso l’ignoto si mescola col truffaldino.
E con la presentazione dei due nuovi concorsi chiudo l’editoriale del numero 100: che vi prego di leggere e gustare cos� come ho fatto io in bozza, a partire dall’originale articolo sulla “Poetica e Poesia nella lirica moderna” per finire con la Vetrina, dove conoscerete meglio i nostri autori. Non mi resta che rimandarvi al prossimo appuntamento: al numero 1000.
Umberto Montefameglio