Il poeta osserva il mondo e lo trasforma in versi, con i quali lo racconta, lo descrive, o più semplicemente, ne prende atto.
Così in questa sua raccolta, Regazzoni ci vuole rendere partecipi di una sua particolare visione, nata nel momento stesso in cui ha preso coscienza del mondo che lo circonda. Visione che non è mai giudizio perentorio, ma sguardo disincantato, da cui colano stille di poetica…
…Lo stile con cui Regazzoni ci parla è uno stile poetico originale, difficilmente inquadrabile nei paludati schemi accademici. La sua, è un’arte che nasce spontanea: esce, come si suol dire, dalla penna, appena il sentire intimo del poeta si avvicina alla realtà. Delle gocce, stille appunto, di puro sentimento che precipitano nell’acquitrino della società moderna. Una società di Grandi Fratelli e di iPod al massimo volume, per non sentire. Ma prima di arrivare a toccarne le mefitiche acque, sublimano. E assurgono a poesia.
Buona lettura
dalla prefazione di Ivan Filice