Com’è profondo e misterioso l’amore. Fin nei più remoti angoli del cuore vi confluiscono: desideri, sogni, speranze, passioni, dolori, fede. Com’è difficile raccontarlo senza rischiare di essere banali. In questo l’autore è stato bravo ad evitare i soliti luoghi comuni. Infatti in questa raccolta di racconti, l’autore ha sapientemente filtrato i cento stati d’animo dei suoi protagonisti. Mi preme sottolineare tre aspetti fondamentali su cui lo scrittore ha focalizzato la sua attenzione. L’amore come sentimento che si eleva ad altezze insperate come in Miracolo ad Acquifonte, dove l’uomo è alla ricerca d’un miracolo lucente per ritrovare la fede. L’amore perso e ritrovato in Ben tornata felicità o in Per Elisa dove i personaggi si muovono in un mondo sgretolato e in preda alla decadenza. E infine l’amore come annientamento, fortissimamente impregnato di desiderio distruttivo come in Neve, Tempi difficili, o Non è troppo tardi. Prima di concludere, mi piace rilevare come nel racconto L’ultimo bacio d’autunno, l’autore particolarmente ispirato sia riuscito a dare dignità a coloro che sacrificano il loro amore per altruismo o per un bene superiore. Tutta la raccolta si avvale di uno stile che aspira a recuperare la forma classica tradizionale.
Lello Gurrado
(scrittore e giornalista)