Il gioco dei pensieri

Gli aforismi sono sempre la fotografia di un attimo che si fa concetto. Da un punto, anche minuscolo, può sempre nascere una linea. E diventare sempre più lunga a misura dell’importanza attribuita all’attività dell’approfondire quanto si pensa. Quelli qui proposti sono pensieri aperti, dilatati su chi li ha scritti che non pretende certo di averne esaurito la fecondità e proiettati su chi li leggerà che li potrà allargare a proprio piacimento, anche negarli, smontarli e rimontarli. Non ho verità da insegnare, soltanto concetti da proporre, e sono felice se chi verrà a contatto con essi saprà anche dire, con la propria testa e con una propria elaborazione di pensiero, che non sono accoglibili. Pensare è la maggiore forma di democrazia. Incomprimibile. Affascinante. Stimolante. E chi ritiene che pensare sia tempo perso ha rinunciato, a mio modesto avviso, a dare all’esistenza il nome che più merita.

Il giorno 31/lug/2015, alle ore 13.05, cristiano comelli ha scritto:

Buongiorno, ho ricevuto il plico contenente le cinquanta copie de “Il gioco dei pensieri”. Desideravo ringraziare tutto lo staff della Montedit per la professionalità e la dedizione mostrata come di consueto verso il confezionamento complessivo del mio scritto e naturalmente per la fiducia che a esso è stata accordata. Ho in preparazione altre cose che magari, più avanti, mi permetterò di sottoporre alla vostra attenzione.
L’uscita di questo libro vuole essere da parte mia anche un ideale abbraccio a Umberto Montefameglio che ha consentito a me come a centinaia di altri autori la realizzazione di un sogno creando una realtà ora lodevolmente portata avanti da tutti voi.
Grato come sempre per tutto, rivolgo un caro saluto e auguro buon lavoro.

Cristiano Comelli