Con il suo libro, dal titolo emblematico “Castelli”, Giovanna Lugari offre una raccolta di poesie che creano un dialogo intimo, capace di miscelare le molteplici riflessioni e gli stati d’animo che s’intrecciano e si plasmano, fino a rendere evidente la sua rappresentazione poetica.
La vita è una continua lotta, un percorso periglioso, spesso capita di “perdersi” per vari motivi, eppure si deve sempre cercare uno spiraglio salvifico che illumini il cammino: la capacità di amare con tutto il cuore ha rappresentato la sua salvezza, pure se “nascondere il dolore” non è cosa semplice.
Nel suo giardino dell’amore, di gibraniana memoria, la tristezza svanisce come la sensazione di sentirsi “intrappolata” tra oscuri pensieri e, finalmente, può togliere “l’armatura” per proteggersi dalle insidie della vita e volare sul “cavallo alato”: abbandonato il pesante fardello, dopo la rinascita, poter finalmente vivere la vita piena di speranza nel futuro, illuminata dal sole in un meraviglioso sogno d’amore che ormai è reale e tangibile, dopo il “nulla” d’un falso amore che ha provocato solo sofferenza.
La poesia di Giovanna Lugari diventa specchio fedele di tale propensione dell’animo a lasciarsi scrutare fin nel profondo, senza timore e infingimenti, costantemente rivolta ad ammirare ciò che il mondo offre, sia esso lo spumeggiare del mare o una semplice lucciola che illumina la notte, e sempre risplende la sincerità d’una donna che racconta il suo “volo libero” verso il significato più autentico dell’amore.
Massimo Barile