La condizione poetica implica un allontanamento dalla logica ed un avvicinamento al confine con l’incomprensibile.
In questo punto si può entrare in contatto con se stessi in maniera profonda e creare un linguaggio che possa esprimere qualcosa dell’esperienza umana.
Qui ha origine ogni tipo di gioco e creatività, in cui germoglia l’essenza ed il fascino delle cose. Ciò, probabilmente, per un essere umano significa essere vivo.
La poesia, così, diventa la rappresentazione dell’attività onirica, che è sempre presente, e l’espressione metaforica di un viaggio nell’inconscio, di una passeggiata nei fondali inesplorati.
Per questo parole ed immagini devono poter conservare una certa inconsapevolezza ed una certa indeterminatezza.
Una passeggiata non è riproducibile, possiede un certo movimento che è caratteristico di colui che cammina.
Una passeggiata è inutile, non significa nulla e in una qualche maniera, significa qualunque cosa si vuole che significhi.