In copertina: «Anima», illustrazione di Mario Guerra
È un continuo incontro con se stessa, che si veste, poi, ogni volta di parole, quello che in Giulia Maria Giardini si rivela in scansioni poetiche ma anche in lampeggiamenti di luce e di cromie sempre accese da un’incontenibile idealità. Sono spaccati d’anima, ritorni di memorie, effetti fonetici mescolati in affabulazioni dense e pastose, che connotano queste pagine nelle quali il verso, liberato da ogni condizionamento metrico, si coniuga con incisi esistenziali o con acrostici nei quali l’autrice propone, da un lato, il proprio messaggio compiendo, contestualmente, un’operazione letteraria che cerca in ogni modo una condivisione col lettore.
dalla prefazione di Giulio Panzani