In copertina: «Tramonto a Corfù»
pag. 10: «Al mio maestro di vita»
pag. 17: «La via della croce»
fotografie di Marco Troisi
Sono sempre rimasto incantato dalla grandezza della natura, sia del più grande accadimento che coinvolge l’universo sia del singolo filo d’erba che spacca il cemento per poter nascere ed uscire alla luce del sole.
Credo che in tutto questo oltre al tocco Divino si celi anche l’armoniosa poesia della nascita e della morte del tutto, che è proprio ciò di cui inconsciamente facciamo parte.
Ma purtroppo vogliamo nascondere quest’appartenenza per elevarci ad un gradino superiore di apparenza dove l’uomo definisce se stesso un “non più animale”.
Io invece cerco di rendermi partecipe empaticamente di quel “tutto”, così facendo divento un catalizzatore di quell’energia che ci circonda e trasformo ogni singolo sentimento o visione che si presenta ai miei occhi sotto forma di frase rimata.
Non ho mai capito bene come funziona tutto questo, com’è che ad un certo punto io abbia sviluppato questo piccolo dono anche perché ai tempi della scuola non ero proprio un ragazzo che amasse le poesie o di cui avreste mai letto nemmeno un singolo tema.
Tutto iniziò con “Al mio maestro di vita” che scrissi tutto d’un fiato subito dopo la morte di mio nonno, a cui essa è dedicata, poi dopo divenne per me quasi un esigenza continuare a scrivere tutto ciò che potevo, ed è quello che ho fatto e che cerco ancora di fare.
E queste sono le poesie che umilmente vi presento.
Marco Troisi