Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto autore finalista nel concorso letterario J. Prévert 2009
In copertina: fotografia dell’autrice
Salgo sul vagone di una metropolitana. Come un automa scendo alla Stazione Centrale.
…compro un biglietto a lunga percorrenza.
Gli occhi sono fissi sul tabellone dove insegne luminose indicano l’orario dei treni in partenza.
Fuori il caldo umido vela di un manto grigio ogni cosa eppure ho una inspiegabile sensazione di freddo. Il gelo del cuore.
Improvvisamente esplode in me il desiderio di rivederti, di stringerti fra le braccia.
La tentazione di tornare a casa ad aspettarti č forte, troppo, ma capisco che devo andarmene per vedere chiaro in me stesso.
Mi avvio verso un treno in partenza.
Rimango nel corridoio fino a quando il convoglio comincia a muoversi. Gli occhi velati di lacrime, il cuore oppresso da una tristezza profonda.
“Perdonami Lidia, non posso restare” le parole non pronunciate risuonano nella mente. Potrebbe essere la fine o il principio di un’esistenza diversa. Quale?