In copertina: fotografia dell’autore
Pubblicazione realizzata con il contributo de Il Club degli autori in quanto l’autore è 1° classificato
nel concorso letterario Poeti dell’Adda 2009
In copertina: fotografia dell’autore
Per i propri sogni, a volte, bisogna anche sapere soffrire. È anzi il soffrire per essi che conferisce loro maggiore valore. Giorgio è un ragazzo come tanti che sognano, ne ha in testa uno in particolare: pilotare una locomotiva. Sa che dovrà difendere quella sua aspirazione con i denti, perché i veri nemici dei proprii sogni sono coloro che li minimizzano, che li riducono a semplici ragazzate, che dicono “passerà”. E Giorgio dice: no, non passerà la voglia che ho di rendere quel sogno materia da poter accarezzare, spirito con cui poter viaggiare nel grande tragitto della vita, storia che potrò costruire e rendere magari poi base di un’altra storia che porta in sé la ricchezza della mia e quella che essa saprà crearsi autonomamente. Ai ragazzi, oggi, i genitori dovrebbero fondamentalmente dare un insegnamento tra i vari messaggi educativi: non vergognatevi di sognare, e se per caso questo sogno non sfocia in realtà , non pentitevi di averlo fatto, resta comunque una parte ineludibile e ricca di voi stessi. Non appoggiate i sogni dei vostri ragazzi quando è troppo tardi come ha fatto il padre di Giorgio: sarebbe un fare del male a voi stessi e ai vostri figli, un danneggiare e danneggiarsi che non è degno di chiamarsi vita.