Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’opera è finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2013
…Ilaria è una giovane anima che utilizza ciò che ha appreso con l’intelletto e con la frequentazione delle opere del passato – lo si avverte dagli echi letterari e dall’uso delle tecniche retoriche – per esprimere libertà ed istinto.
La sua “opera prima” pare un viaggio in un labirinto di visioni ipnotiche di fiaba e incubi grotteschi da film horror, fra sapori, odori, suoni, colori che si materializzano vividi davanti agli occhi dell’immaginazione, fin dalla prima lettura…
…affronta anche temi scomodi e apparentemente poco lirici, come quello della malattia mentale in Fosca e in La Bella e la Bestia, dove la belva pare piuttosto un serial killer, che seziona la sua vittima tra sguardi inespressivi di bambole, che sono le sue colpe, la sua follia… Ma parla anche, semplicemente, di passione, in Fatalità elettiva, in cui un incontro amoroso è un turbinio di immagini potenti e trasudanti energia colorata e roboante.
dalla prefazione di Ines Aliprandi