È un caso, trasformato in un esperimento spirituale, o in un esercizio psicologico, poi forse in una piccola ossessione a fare da fondamento a “Taccuini”.
Le prime cose tirate giù durante le passeggiate al mare; le successive scritte nella stesura, senza proposito, di una specie di almanacco dell’anima: da agosto 2011 a luglio 2012; più la postilla del 18-19 marzo 2013.
Taccuino 1 è una raccolta di ricordi e luoghi, impressioni e affetti, riflessioni, il tutto filtrato alla luce di suggestioni culturali varie, legate in alcuni casi all’antichità.
Taccuino 2 mette in campo le tematiche della quotidianità (talvolta affettuosa, talaltra pensosa e assorta) e dell’amicizia.
Taccuino 3 affronta le questioni della memoria, dell’identità e dell’inquietudine; Postilla introduce il tema della rinascita.
L’esaurimento materiale di ciascuno dei tre taccuini ha inconsapevolmente indotto a porre un punto e a capo e a operare una specie di piccola svolta, o di sviluppo. Il tutto però è amalgamato dalla presenza di elementi ricorrenti: i filosofemi e i quattro scherzi, divagazioni – questi ultimi – ispirate da suggestioni musicali, oppure da giochi linguistici, o ancora dall’autoironia.