Con vero piacere non ho esitato ad accettare, su richiesta dell’Autore, di stilare questa Presentazione che intende testimoniare amicizia e affetto per un ex-alunno fedelissimo che, laureatosi sotto la mia guida, all’Università Cattolica di Milano nel lontano 1974, non ha mai cessato di ricordarmi, anche per iscritto, così devotamente firmandosi: Con la stima, l’affetto e la simpatia di sempre. Il Suo fedele discepolo Carlo Lucchetta.
È lui il “bambino cosentino”, a cui, proprio in omaggio alla sua bellissima Calabria, avevo assegnato una tesi sul non facile tema Contributo critico allo studio della componente satirica nella poesia di Tommaso Campanella, suo illustre conterraneo.
È lui che, ormai brizzolato, rievoca con particolare tenerezza luoghi e volti della sua infanzia – e, ovviamente, non soltanto La Piazza – in queste pagine che ce li portano a conoscere da vicino. Pagine che, dettate da sincero attaccamento alla famiglia e al suo paese di origine, l’impareggiabile Cosenza, madre dei più profondi ricordi, hanno in questo nobilissimo sentimento, la loro prima benemerenza e il maggior pregio, per cui io incito lo scrittore a proseguirle, se vorrà, anche in senso editoriale.
E, infine, dopo il ritratto della sua Piazza così affettuosamente descritta e rimpianta, questi “Ricordi” potrebbero includere o estendersi, anche in breve, agli anni milanesi, che certamente non hanno influito poco e contribuito…tanto, alla formazione del lodevole scrittore Carlo Lucchetta.
Milano, 25 marzo 2014
Ada Ruschioni