In copertina e all’interno fotografie dell’autrice
C’è luce in queste poesie. E pace. Nessun dolore, nessun tormento, sentimenti che pure tanto poetare hanno ispirato in tutti i tempi. Al contrario: levità; anche quando l’anima si offusca di un leggero velo di malinconia, ricordando il padre andato via troppo presto.
La visione pacificata dell’autrice si nutre pure di suggestioni dal Giappone, Paese scoperto per amore, e ormai familiare. Il sapore dell’istante è pura essenza, pienezza. Là ha colto appieno il valore del silenzio, quel silenzio che tanto torna nei suoi versi, poiché prende forma, illumina, infonde poesia.
La bellezza, qui, vibra anche nelle fotografie che l’autrice ha voluto sposare ai testi tramite le quali si sofferma sulla natura con lo stesso garbo con il quale manipola la scrittura.
Emerge un afflato spirituale, di empatia con l’universo, un mondo pacificato dove “Tutto si ripeterà e ci sarà sempre una collina dove poter far volare gli aquiloni”: sono gli ultimi versi della prima poesia del volume. Ma pare il messaggio finale che l’autrice vuole consegnare al lettore.
dalla prefazione di Cristiana Ceci