Pubblicazione realizzata dal Club degli autori quale premio, in quanto autrice 1^ classificata al Concorso «Jacques Prévert» 2017
Motivazione dell’attribuzione del Premio:
C’è più di un itinerario in questa raccolta di Veronica Pinna. Un itinerario geografico, fatto di luoghi fisici accuratamente annotati al piede di molte poesie come parte integrante dei versi; un itinerario della memoria, che accosta spazi lontanissimi con un trattino, come a voler annullare chilometri e ore, giorni o forse anni di distanza; e c’è un itinerario del destino, bizzarro, ironico, doloroso e stupefatto, un itinerario che parla il linguaggio cifrato dell’imprevedibilità, fino a un istante prima, e dell’inevitabilità, l’istante dopo: “ed è un attimo / è uno schiocco / è un presagio / si chiama destino” scrive la Pinna, subito prima di incontrare il suo, davanti a una birra e a un paio d’occhi che parlano di “paesaggi irreali”. Destino bizzarro e ironico, quando indossa i panni di uno sconosciuto in ciabatte da mare e cravatta; doloroso, se diventa una gabbia; stupefatto, di fronte alla fertile violenza dell’amore e ai mistero dell’assenza. Viaggiando su itinerari così
densi, è inevitabile incontrare silenzi e solitudini, e talvolta chiedersi persino se l’assenza non sia un altro modo, e non meno decisivo, per essere nelle cose, farle vivere, amarle e conservarle per sempre.
Olivia Trioschi
Presidente della Giuria Sezione Poesia