Nella silloge, “In silenzio ti dirò”, Maria Concetta Luppino offre la sua poesia, spontanea e genuina, alimentata dal recupero memoriale e sostanza stessa delle esperienze esistenziali che hanno segnato il cammino di una donna capace di scandagliare le molteplici manifestazioni del vivere.
Le sue liriche nascono dal profondo del cuore e vengono proposte come un simbolico “dono” grazie al quale instaurare una comunione d’anima con il lettore e, non a caso, il concetto di dono poetico ritorna sovente nei suoi versi: la vita, con le sue “gioie e dolori”, è un dono prezioso, l’amore è un dono di Dio e i figli sono “gemme che riempiono il cuore”…
…La sua Parola è vibrante e pulsante, specchio fedele di una donna che ricerca lo “sguardo sincero”, un abbraccio che regali calore umano, un semplice sorriso che riesca a contrastare l’indifferenza d’un mondo che vede una parte dell’umanità sempre in conflitto e sofferente.
Maria Concetta Luppino è poetessa dall’animo sensibile e la sua parola è ammantata di dolcezza estrema perché ha “versato lacrime d’amore e dolore”, ma, con coraggio e forza d’animo, ricerca l’Amore puro, l’unico atto di salvazione, capace di rigenerare e far sentire ancora la passione per la vita.
dalla prefazione di Massimo Barile