50 a. C., Gallia. Giulio Cesare è impegnato nella guerra contro le tribù germaniche del nord al comando della gloriosa X legione.
Conquistando un villaggio, i soldati catturano un ragazzo che è reso schiavo e che da Cesare stesso riceve il nome di Marcellus, lo stesso nome di un soldato che, da quel momento, decide di vendicarsi sia per l’affronto, sia perché quel biondo prigioniero gli riporta alla memoria un segreto doloroso.
La vita del giovane schiavo è dura nella Legione: abusi, torture, violenze sono all’ordine del giorno, per lui e per i suoi compagni di sventura.
Il nostro germanico imparerà a sue spese il prezzo della libertà, una libertà che va oltre le catene, il collare e le vesti lacere. Una libertà che è consapevolezza di se e del proprio ruolo, responsabilità e fedeltà, fino all’inaspettato epilogo.
Alea iacta esto vuole essere il primo di una serie di romanzi che hanno, per protagonisti, ragazzi e adolescenti nelle varie epoche storiche. L’obiettivo è quello di descrivere, prendendo spunto da alcuni episodi storicamente avvenuti, magari poco noti, come bambini, ragazzi e adolescenti erano, e, purtroppo, lo sono ancor oggi, trattati e, troppo spesso, maltrattati e abusati.
Si vuole narrare le loro vicende e, a volte, provare a rendere loro giustizia, richiamando, neppure tanto indirettamente, il mondo degli adulti a una maggiore responsabilità e rispetto verso di loro, la loro età e la loro memoria.