Bruno Scarpino propone un breve racconto, decisamente interessante ed ammaliante, costantemente pervaso di un alone misterioso, enigmatico e, al contempo, simbolica rappresentazione della concezione dell’amore, indagato nel suo significato più profondo.
L’amore è l’unica sostanza invisibile che rende veramente “liberi”, non a caso, l’autore fa dire al protagonista della sua storia che “l’amore è l’incontro di due libertà”: amara considerazione che segna anche l’epilogo del racconto…
…La consapevolezza che emerge nella parte finale della narrazione diventa una sorta di amara considerazione sulla vita di Victor perché aveva imparato a “liberare” gli altri, ma non era riuscito a liberare se stesso “dalle sue ossessioni” e continuava a “farsi deludere”: si era trovato indifeso e impotente davanti all’amore in un “tempo sbagliato”, dissolto nella materialità della vita, svanito nonostante il potere delle sue sfere magiche.
dalla prefazione di Massimo Barile