Opera segnalata nel concorso letterario J. Prévert 2019
Mirella Putortì propone una sorta di raccolta con brevi riflessioni, pensieri sparsi, ricordi e considerazioni esistenziali che hanno lasciato un segno nel suo animo.
I frammenti di vita, gli interrogativi e le attese, come l’universo emozionale che custodisce nel profondo del suo essere, vengono fissati in modo perfetto, mettendo in risalto la concezione che si deve convivere con la molteplicità delle sfumature dell’esistere.
Tutto pare esplodere nella sua Parola, assecondare i desideri narrativi, tra il meravigliato silenzio, le piccole cose quotidiane, le inevitabili attese ed il mosaico di pensieri, in una sorta di miscela emozionale libera di “espandersi”. Le profonde riflessioni vengono esposte con grande capacità narrativa e v’è una naturale fluidità nel “raccontare” anche le più labili percezioni dell’animo umano.
La sua scrittura è misteriosamente coinvolgente ed enigmaticamente ammaliante.
Massimo Barile