Pubblicazione realizzata in collaborazione con IL CLUB degli autori per il conseguimento del 1° posto nel concorso letterario Città di Melegnano 2018
Ogni volta che ci si accosta ad una sua lirica, il desiderio più vivo ed immediato è quello di scoprire quale aspetto della vita, quale recondito anfratto della mente e del cuore, quale intensità di sguardo su dolcezze e sconforti dell’incedere quotidiano, quale “io”, nuovo e sempre diverso, quale Alice, in definitiva, lei ci avrà voluto, e saputo, presentare e regalare.
È sempre lei ad avere la penna in mano, a sognare, a ricordare, a fremere e gioire, ma con garbo, con levità, con una dolcezza che ci accarezza e vola via nel vento, con quella visione del mondo che è pur sempre presa di coscienza del bene e del male, retaggio e fedele compagna di un passato, trascorso ma non cancellato. L’analisi dei sentimenti, l’accostarsi con pudore e delicatezza al vissuto degli altri, l’interrogarsi nel profondo alla ricerca di una risposta ai perché che ci stanno dinnanzi, il piacere di sogni fatti di cose semplici, trova qualche ragion d’essere, un suo senso, anche nella lontana, ma in filigrana presente, esperienza di insegnante. E che, si dirà, c’è qui una maestra? Sì, dico io; e chi, se no, è capace di mettersi a nudo in tal modo, con garbo, signorilità, con tanta naturalezza, parlando, e ricordando, di un ieri felice, della famiglia, del dolore, dell’amore, della vita, se non chi ha sentito accanto a sé, per tanti anni, la dolcezza, le trepidazioni, l’innocenza, la voglia di sapere, di crescere, di essere un “io” preciso, assoluto, irripetibile, di un piccolo che si affida, in toto, ad un grande? Chiave di lettura riduttiva? Può essere, ma questa, in verità, è una delle tante, perché Alice ha la grande dote, rara e patrimonio di pochi, di sapersi presentare al lettore con mille sfaccettature, sempre “vere”, e sempre diverse, delicate e potenti, levigate e rugose, sognanti e concrete, interfaccia di tutte le angolazioni del nostro vivere…
p>. dalla prefazione del Prof. Emilio Mazzera