Luciana Poser offre la sua silloge di poesie con estrema sincerità e limpida visione, che diventano espressione fedele delle sue intenzioni liriche, sempre ammantate di un’atmosfera poetica che nasce e si alimenta del continuo scandaglio interiore, tra sommesso recupero memoriale e rivisitazione del travaglio esistenziale, tra malinconia e sentimento, che hanno segnato l’animo della poetessa.
Durante il processo lirico si avverte la tensione ad una dimensione più elevata che possa illuminare le percezioni poetiche, irradiare di nuova luce l’universo emozionale e le molteplici manifestazioni del vivere.
Nella trama della vita si miscelano periodi di gioia e dolore, di angoscia per la perdita delle persone amate e dolce memoria che riconducono alle loro figure, innalzate ad una visione lirica struggente e pervasa di un amore immenso, unico e assoluto, capace di sfidare il tempo: ma lei è consapevole che, dopo il momento del “dolce ricordo” non restano che la nostalgia e il rimpianto, la tristezza e la “paura” del futuro…
…Sul palcoscenico della vita la magia della poesia cancella il dolore, le angosce e il travaglio, e restituisce la poetessa alla sua profonda “essenza” di donna capace d’amare.
Il “suo sentire” diventa “testimone silenzioso” del perduto amore e dei sentimenti vissuti, che l’hanno lasciata naufraga nella tempesta della vita, ma che non abbandoneranno mai il cuore della poetessa.
dalla prefazione di Massimo Barile