Pensando ad un mare limpido “d’argento si tinge l’onda cambiando trasparente il suo colore di cielo” in cui è nata la vita “tra profili d’onde scivola un raggio serbato per te dal sole” e giungendo ai nostri giorni con l’attuazione della fusione inerziale termonucleare per la produzione sicura di “energia pulita”, l’attenzione è posta sul tema eco-climatico partendo dalla preoccupazione data dalle cause d’estinzione di massa generate da più eventi concomitanti e pensando che, nel caso dell’umanità, l’evento è uno solo cioè sé stessa.
Il lavoro vuole essere una breve scorsa sulle conseguenze dello spingersi con tenacia oltre i limiti dei sistemi naturali del pianeta.
La stessa caparbietà e la fiducia ottimistica che abbiamo posto nel progresso, devono supportarci nel ridimensionare i gradi di sviluppo ad un livello che assicuri la vita sul pianeta se non si vuole annientare il dominio umano su Terra.
Un primo passo è riconoscere i segni di tale processo per poterlo variare in qualche modo.
Giampaolo Selis