Questi piccoli ritratti di luoghi, persone, animali e piante di Costarainera, nascono da personali ricordi.
I ricordi sono spesso come i sogni: strani, fantasiosi, confusi, inverosimili o verosimili, si interrompono all’improvviso, lacunosi, ma mai falsi, perché sia quello che ricordi o che sogni è realtà del momento.
Sono il frutto dell’amore che provo per questo piccolo paese, dove sono nato, si è svolta tutta la mia vita e dove voglio morire.
Pavese scriveva “Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c‘è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.
E tutto ciò è meraviglioso.