In copertina e all’interno opere di Gian Mario Conti
Ci sono vari modi di vivere la poesia, di sentire l’abbandono ai sentimenti e la solitudine come dramma puramente individuale come a fare i conti, giorno dopo giorno, con la propria inquietudine. “Lungo il sentiero della vita”, tra un passo e l’altro, dispersa tra intense emozioni, gesti quotidiani e sogni coronati o infranti che siano, emerge il desiderio di “essere amata”, l’intento di “non arrendersi”, di essere padrona di se stessa, nonostante la “nuda solitudine” del cuore. Di sicuro, da parte di Camilla Stalfieri, v‘è la consapevolezza che il percorso è costellato da luci ed ombre ma la volontà è quella di scrutare i sentimenti senza perdere mai il coraggio di essere protagonista della sua vita. Le continue introspezioni, le riflessioni giocate sul filo del ricordo, sulla linea di confine che separa la memoria dal sogno, non sono altro che l’ultimo tentativo di salvare un barlume di amore, di coscienza, di estasi…
dalla prefazione di Massimo Barile