Non pesa la materia in queste poesie di Stefania Clerici, dove l’esperienza personale è trasfigurata in una raffinata stilizzazione cromatica e musicale. È come se la vita, quella reale ed oggettiva cioè, ed il vissuto, vale a dire la vita come la percepisce la coscienza, venissero trasferiti e proiettati in un altro piano, non dico astratto (ché la poetessa non perde mai la densità figurativa), ma certamente più ideale e trascendente…
... La grande risorsa della poesia di Stefania Clerici è l’occasionalità delle sue liriche: luoghi, viaggi e persone, spesso dedicatarie dei componimenti. Trovo che l’occasione sia la forza sincera della poesia perché la redime dalle forzature intellettualistiche di raccolte a tesi o “a programma” con la linfa di un vissuto radicato. Una genesi così della poesia riconduce la scrittura ad un mondo autentico di relazioni e di incontri, tutta una rete di esperienze decisive, dove le emozioni dei contatti fanno sentire la propria energia irraggiandola tra le righe. L’urgenza del dialogo pervade e motiva la poesia di Stefania Clerici, persona cara a chi la conosce proprio per la sua luminosa cordialità.
Luigi Picchi
Venerdì 6 marzo 2009 ore 21 presso l’Auditorium di Borgo San Lino a Lurano in occasione della serata dedicata alla Festa della donna presentazione del libro Zubi Zuri di Stefania Clerici con omaggio ai presenti di una copia del libro. Lettura e racconto con Ferruccio Filippazzi, accompagnamento musicale alla chitarra di Claudio Fabbrini.