Opera 2^ classificata al Concorso «Ebook in… versi 2016»
Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Giovanna Scutiero s’incarna nella “coscienza del tempo” e nella consapevolezza “d’essere creatura impotente/sotto le stelle” eppure inebriata dalla “carezza infinita sull’anima” che viene offerta dal respiro universale.
Il “sapore del tempo” pervade l’intera silloge e si assiste alla costante immersione tra le sue “pieghe”, al lento scivolamento nel suo inesorabile scorrere, al desiderio di creare “percorsi d’immenso” che superino la consunzione.
Nella dimensione profondamente umana, tra Terra e Cielo, sgorga l’inno d’amore che rischiara i desideri e dissolve le nostalgie, ammanta d’entusiasmo e riempie l’animo di grazia.
La visione dell’amore come “rifugio” diventa linfa vitale capace di placare l’animo».
Massimo Barile
La silloge di poesie “Non chiederlo al tempo”, di Giovanna Scutiero, rappresenta la fedele espressione della visione poetica, intensa e profondamente sentita nell’animo, costantemente alimentata dal respiro lirico dell’esistere che si veste di stupore nei confronti della vita, sempre percepita come un meraviglioso dono da custodire e preservare…
…Giovanna Scutiero, con la sua silloge, offre un canto lirico che ricerca l’armonia universale, la linfa vitale che genera ogni cosa, tendendo ad una dimensione superiore, in totale fusione con il mondo naturale, seguendo l’intima propensione a superare le limitazioni di spazio e di tempo, al contempo, far risplendere la sostanza stessa della concezione poetica per cercare spiragli luminosi nella coscienza, nel divenire della sua poetica, nella ricerca del nutrimentum spiritus che sia purificazione dell’animo, fino al messaggio salvifico, estremo sigillo lirico: “Voglio vivere per la veritŕ” come ad offrire il desiderio di tuffarsi in una dimensione di pacificazione interiore che diventa lirismo esistenziale.
dalla prefazione di Massimo Barile