Pubblicazione realizzata con il contributo de
Il Club degli autori in quanto l’autore è finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2007
… “Con una scrittura chiara e piacevole, Roberta Iacobucci racconta una verità che in una società come la nostra, basata sull’arroganza dell’apparire e del dominare a tutti i costi, abbiamo abbandonato: ammettere la propria fragilità e mostrarla è segno di forza, sussurrare è sintomo che si hanno grandi cose da dire”…
…Ritrovo, così, in Roberta Iacobucci, nelle metafore da lei usate, nell’importanza assegnata alle relazioni personali, alla cura dell’altro, al bisogno di fermarsi e mettersi in discussione (anche se vuol dire soffrire), quel senso profondo alla base del vivere ecologico, che un padre dell’ambientalismo, Alex Langer, riassumeva in tre parole: “lentius, profundius, suavius”, (più lento, più profondo, più dolce). E io aggiungo più piccolo. Ecco perché, come Viola, “ancor di più di un cuor di leone, vorrei avere un cuore di rondine”.
P>. Dalla prefazione di
P>. Grazia Francescato