Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’autore è 3° classificato nel concorso letterario Città di Melegnano 2006 sez. poesia.
In copertina: fotografia dell’autore
L’amore, sentimento che non avrà mai fine perché andrà ancora avanti oltre noi, è il filo conduttore che unisce i versi di Ermano Raso, mentre fioriscono tutti i fiori di primavera e cieli azzurri e riverberi di stelle sembrano sorridere al poeta e ai suoi affetti più cari.
Versi leggeri, ma profondi che denotano attenzione non soltanto alla bellezza del creato, ma anche ai problemi e una notevole percezione empatica nella capacità di cogliere in pochi precisi particolari le caratteristiche di un personaggio o di un oggetto.
E allora ci commuoviamo e piangiamo insieme al poeta, per poi sorridere ed esultare con lui perché nella sua poesia troviamo esaltazione e rabbia, gioia e dolore. Questa è vera Poesia, che riesce a definire ogni sentimento trascendendo anche la morte, infatti le poesie di Ermano Raso cementano i ricordi e chi vive nei ricordi non può morire mai!
Elemento ricorrente in molte fra le quarantun poesie della silloge “Il canto dell’acqua che scorre” è proprio l’acqua, che scorrendo intona un canto che non tutti sanno ascoltare.
L’uomo, troppo preso dalla frenesia quotidiana attraversa mari e fiumi e non si sofferma ad osservare.
Ermano Raso invece, con la sua sensibilità, riesce a cogliere il ritmo e la melodia in ogni microscopico granello della natura. Così liquidi occhi azzurri rispecchiano il mare, un celeste canto emerge da profonde acque blu, il fiume favella di quiete.
Istantanee di vita e di morte, consapevolezza dell’età che avanza, ma quanta giovinezza nell’entusiasmo mai retorico né baldanzoso, ma pacato e sereno!
Poesie che fanno pensare e nello stesso tempo infondono pace.
Piera Alloatti