In copertina: pagina 12 del faldone n. 10, scatola XIII esame dei testimoni del processo di Beatificazione di San Benedetto il Moro, del 1620 (per gentile concessione del Comune di San Fratello)
Recensione di Benedetto Di Pietro
San Benedetto il Moro: un santo pressoché sconosciuto
Fresco di stampa è il libro di Benedetto Iraci “Bibliografia su San Benedetto il Moro”. Come si evince dal sottotitolo, si tratta di una nutrita bibliografia di “Opere edite, inedite e manoscritte su San Benedetto il Moro da San Fratello”. Contiene la Presentazione di Alessandro Dell’Aria, uno dei massimi studiosi della vita del Santo, e consta di ben 1240 fra titoli di libri, citazioni, inni e riscontri a livello mondiale dedicati al fraticello nato nel paese del Messinese. Il libro, come si conviene per ogni pubblicazione scientifica, è corredato di indice alfabetico degli autori, indice per categorie e indice cronologico. Si tratta della prima opera unitaria dedicata al protettore (insieme a Santa Rosalia) di Palermo. L’umile frate laico (San Fratello 1524, Palermo 1589) ha avuto il culto più diffuso a livello mondiale, perché essendo di origini africane — i suoi genitori erano schiavi in Sicilia — venne usato dalla Chiesa per l’evangelizzazione delle popolazioni indigene e d’origine schiavista d’America. Per la cronaca bisogna dire che ora in Italia, se si escludono il luogo di nascita e i luoghi in cui ha vissuto, il suo culto è quasi sconosciuto, al contrario dei paesi sudamericani dov’è ancora molto venerato sotto diversi nomi: San Benito, Sao Bento, Santo Moro e diversi altri. Nel 1883, un italiano ammiratore del rivoluzionario Benito Juares, i cui uomini fucilarono Massimiliano d’Asburgo imperatore del Messico, diede lo stesso nome a suo figlio: si trattava di Benito Mussolini.
Benedetto Di Pietro