In copertina: «La mela» Stefano Calesini
Un uomo riconosce nella fotografia di un giornale un viso familiare ed incomincia ad indagare all’interno della propria coscienza. – Chi è quel tizio? – La mente lo trascina lontano, sempre più lontano, fino al 1986 quando aveva dodici anni. Rivive allora tutto ciò che provava allora, l’incontrollato desiderio di diventare adulto, i primi amori, le prime delusioni, insomma tutte le emozioni che a dodici anni si abbattono su di noi senza che possiamo renderci conto di ciò che accade. Il filo conduttore di tutto il racconto è il tempo, o meglio l’illusione del tempo che fugge, l’ironia con cui a volte ricordiamo noi stessi.
In una Romagna immersa negli anni Ottanta, quel controverso periodo dove le tradizioni millenarie vengono smentite dalla frivolezza di una nuova moda, Calesini si riappropria del mondo dell’adolescenza, di quel lasciapassare verso sogni e desideri, minacciato dalle prime competizioni tra ragazzi, dai primi amori traditi. Con un salto indietro nel tempo ripercorre il disincanto di quell’età e ritrova un mondo popolato da amici imbranati, compagni di classe spacconi e ragazze già padrone del proprio tempo…
…Indubbiamente un romanzo rievocativo, dove le storie dei ragazzi si mostrano come riflessi di luce che ogni lettore può ritrovare nella propria vita, un racconto volto a descrivere quell’età dimenticata e complessa, l’adolescenza, che con molta generosità l’autore ci offre nel nostro lontano presente.
dall’introduzione di Giulio Nannini