In copertina: Toscana Contignano cipressi e olivi © Barwen – Fotolia.com
La poesia di Gian Claudio Vassarotto è pervasa da un sentimento di comunione che nasce dalle profondità dell’animo e da una forte partecipazione al comune cammino umano: il suo seme lirico è puro ed il suo sguardo nei confronti dell’Uomo è costantemente proteso a disvelarne l’intima essenza.
Nella silloge di poesie “Il mio ulivo della gioia” si avverte la tensione ad elevare, verso una dimensione più alta, le molteplici visioni e percezioni dell’umano esistere: e tale pulsione è portata ai massimi livelli in queste poesie intense che sono la sostanza stessa, multiforme e complessa, della concezione della vita dalla quale emerge la sensibilità e la vis poetica dell’autore…
…Gian Claudio Vassarotto sottolinea come proprio “nella filigrana d’oro dei poeti” rinasce l’anelito celeste e la poesia diventa liberatoria: non v’è allora più niente che possa scuotere il “suo ulivo della gioia” e, tra ricerca d’infinito e ascolto della parola del Vangelo, i “sogni hanno ali d’infinito amore”.
dalla prefazione di Massimo Barile