Clara Bianchi intende la poesia come luogo sospeso nel tempo, nutrimentum spiritus capace di irradiare luce meravigliosa, che si fa linfa vitale in questo nostro cammino umano.
Nel dispiegarsi dei versi v‘è la costante volontà di alimentare le emozioni che nascono dalle zone più profonde del mondo interiore, tra suggestioni, incanti e sogni, fino a cogliere le innumerevoli “sfumature dell’anima”.
La sua lirica si genera dal cuore e dalla concezione dell’Amore nel suo significato più autentico: le “gocce di poesia” diventano “cristalli di luce”, inesauribile fonte luminosa dell’Essere e la “fiamma dell’Amore” incendia la Parola in una deflagrazione lirica.
La visione poetica di Clara Bianchi è intensa, vissuta nell’intimo e profondamente amata e curata in ogni sua più labile percezione.
Massimo Barile
Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’opera è finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2013