Opera finalista nel concorso letterario J. Prévert 2014
…Michela Garella offre, a piene mani, la sua Parola profonda ed intensa, che pare nascere da un “tempo lontano”, quasi a ergersi testimone dell’incanto esistenziale e sempre attenta a cogliere la completa visione dell’umano esistere con le sue contraddizioni, fino a giungere alla rivelazione ultima che renda palesi le zone segrete…
…Michela Garella si mette in ascolto degli “sprazzi di vita” per ricercare la sostanza autentica del vivere, cercando di esaltare la più labile sensazione attraverso il “fuoco sacro del divenire”, che accompagna il cammino umano, e la sua Luce lirica, prodigiosa tensione e atto liberatorio, è sempre protesa alla “ricerca di nuovi orizzonti” come a confermare la sua dichiarazione poetica: “credo nel vivere”.
dalla prefazione di Massimo Barile