In copertina e all’interno disegni della piccola Miriam Cardinale, 2013
Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’opera è finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2013
Una fiaba, perché?
Virginia Rizzo
La fiaba è uno spazio narrativo – di lunga tradizione e sempre straordinario – che permette ai bambini di esplorare il mondo che li circonda per mezzo della fantasia.
Il sistema di segni a cui il bambino accede attraverso l’ascolto apre orizzonti infiniti, stimola la curiosità e la creatività, potenzia la capacità di speculare, di porre domande, di cercare risposte o soluzioni.
L’ascolto di fiabe avvia un percorso di ricerca che accompagna il bambino nella crescita e nello sviluppo intellettivo.
Il bambino, predisponendosi all’ascolto, si affida al narratore e con lui stabilisce un rapporto singolare costruito sulle parole: parole talvolta sconosciute che si caricano di un fascino e di un’energia speciali e che, come onde, sospingono il bambino nelle acque della fantasia prima di concedergli l’approdo in un dolce lieto fine o in una conclusione che il piccolo stesso potrebbe completare o modificare a suo piacere.
La fiaba è un potente strumento linguistico che aiuta il bambino ad arricchire il lessico e a sviluppare linguaggio e pensiero. La narrazione di una fiaba incita alla riflessività e desta spirito critico nel bambino che gradualmente impara ad agire in maniera attiva e, così facendo, a preservare e a custodire la sua libertà.
In un mondo complesso, altamente tecnologico, in cui tutto si trasforma rapidamente e in cui i nostri bambini, nativi digitali, saranno presto chiamati a districarsi con abilità e a discernere senza indugio la migliore tra le molteplici occasioni offerte, è nostro dovere, in qualità di genitori e di educatori, permettere loro di crescere sicuri e capaci di adoperare con responsabilità il linguaggio e le parole, di costruire pensieri orientati al bene, di stabilire relazioni positive con gli altri: tutti. Nel rispetto di ogni diversità. È un diritto dei nostri bambini ricevere dagli adulti gli strumenti per difendersi dal rischio della passività, dell’inerzia, dell’isolamento, dell’egoismo, del non-pensiero.
Basta poco per riuscire a trasmettere questo grande tesoro: si inizia con le parole – usate con intelligenza – con l’educazione all’ascolto, con una breve pausa condivisa e tessuta nell’incanto di una semplice fiaba, letta oppure… inventata all’istante.
Buona fiaba a tutti!