La prima impressione che si ricava dalla lettura de “Il senso del moto”, opera cruciale, per maturità stilistica e dovizia di suggestioni liriche, nel percorso poetico di Mario De Rosa, è quella di un vaso colmo di versi leggeri “mi piace fabbricare versi / leggeri d’ossatura come uccelli” (Desideri)) eppure densi, equilibrati, innervati da una ricerca che non avviene a detrimento dell’ispirazione, non cela il magmatico materiale interiore che fluisce copioso, talvolta finanche deborda, da ogni singolo componimento, impregnando ogni pagina della silloge…
dalla prefazione di Lorenzo Curti
Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’autore è segnalato nel concorso letterario «J. Prévert» 2013