Filippo Inferrera esalta il valore universale della poesia perché, nella sua visione, alimenta la sostanza stessa del lirismo che è insito in ogni emozione, immagine e suggestione offerte dal mondo circostante e, ancor più, riesce a penetrare le regioni più profonde dell’animo umano proprio grazie alla sua alta concezione del predetto valore universale al quale assurge la Poesia…
…Siamo davanti al fascino di poesia d’anima, anzi, direi poesia che “sprofonda nell’anima”, come il poeta stesso sottolinea più volte: ecco allora che si possono comprendere, fino in fondo, i continui moti dell’anima, lo struggimento memoriale sempre consapevole e mai fine a se stesso e, in ultimo, la forza immensa dei sentimenti che si intersecano con la visione lirica capace di espandere la sua energia in ogni direzione…
La voce lirica di Filippo Inferrera è profonda testimonianza d’un poeta che, con orgoglio e coraggio, tende alla purificazione della poesia quasi a lasciarsi “trascinare” verso il sogno, il fascino di questa esistenza, tra tumulti ed ubriacature di desideri, sempre fedele al senso autentico delle parole e alle verità dei sentimenti, custodendo il suo canto magicamente invaso di “malinconia da guerriero” e riuscendo a ricucire gli “strappi della memoria” grazie ad una poesia che è custode delle deflagrazioni dell’animo…
dalla prefazione di Massimo Barile
Pubblicazione realizzata con il contributo de “Il Club degli autori” in seguito al conseguimento del 2° posto nel concorso letterario «Città di Monza» 2013