Emanuele Ratti con questo terzo libro di poesie continua un percorso non casuale, dopo “Storie di uomini e vicende d’Italia” e “Nella luce tenue della Fede”. Nella raccolta, l’Autore parla della lotta che l’individuo affronta ogni giorno con sofferenza, sacrifici e dignità per sopravvivere, destino inevitabile dell’uomo, e indica diverse situazioni in cui il lavoratore subisce spesso l’azione dei capiufficio e dei dirigenti, nota come ‘mobbing’.
Tocca anche i problemi connessi alla condizione della donna, al pendolarismo dei lavoratori, alla sicurezza degli ambienti di lavoro e del bisogno di futuro delle generazioni e rivolge ai figli l’invito di cimentarsi nello studio e nei doveri scolastici per confrontarsi, preparati, attorno ai grandi tavoli del lavoro.
L’autore sostiene con forza la necessità di tutelare la Terra e l’ambiente che sono compromessi dalle attività degli uomini, non sempre legate alla produzione o alla ricerca del cibo, come la mattanza nelle isole Far Oer.
Il messaggio proposto: dobbiamo impegnarci per la difesa della Persona e della Terra come affidatoci dalla Costituzione italiana, dalla Carta delle Nazione Unite e dai Trattati della Comunità Europea.
Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’opera è finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2016