Silloge segnalata nel concorso letterario Ebook in… versi 2015
Questa la motivazione della Giuria: «Come Saffo, Cinzia Ciani affida al remoto vento del tempo le sue memorie di amore perduto, il respiro di un’infanzia assorta, e quel particolare dialogo con ciò che si è smarrito nei meandri della vita, e non può essere recuperato.
Nelle sue rime si scorge una bellezza eternamente condannata e fuggitiva, o un anelito dolente a varcare le soglie dell’indicibile, oscuro territorio del poeta.
Nulla riporta alla pienezza dell’attimo, che è destinato inesorabilmente a svanire e a diventare polvere.
La poesia, per la poetessa, ha vita propria, inevitabile, destinica, perché, come lei afferma: “…non scrivo poesie ma esse si scrivono da sole, mi rincorrono, mi afferrano e mi costringono a prenderle in grembo come una madre…”». Alessandra Crabbia