Diego Capitano offre la sua prosa lirica, profondamente sentita nell’animo, fortemente densa di “silenzi arcani” e atmosfere d’antico canto, che avvolgono l’anima ed innalzano la creazione poetica ad una dimensione superiore. La sua visione lirica illumina le ombre dell’esistere e le antinomie della vita quotidiana, scandagliando nell’imo le molteplici manifestazioni della nostra esistenza, tra metamorfosi e silenzi, false prospettive ed eterno gioco della vita su questo palcoscenico, dove pare dominare il famoso aforisma: “La vita è una commedia e va recitata bene”. Nell’opera “Romanza sottovoce” il poeta si proietta in una dimensione interiore che alterna mondo reale e metafisico, ambito onirico e sfera spirituale…
…Il poeta è ispirato dalla Musa e si inoltra in “sentieri di luce”, per “sfamare” la sua anima avida di lirismo esistenziale.
Massimo Barile