INTRODUZIONE
Case nasce dal bisogno di raccontare la soffocante esperienza di chi è costretto a vivere dentro quattro mura per i motivi più disparati, da una maledetta pandemia che ci toglie metà viso, a quegli adulti emergenti che non sono ancora né carne né pesce, ma che lentamente stanno fuoriuscendo dal nido, a tutti gli erranti sparsi per il mondo che hanno smesso di credere alla bellezza della vita e si stanno costruendo un bozzolo di polvere e pensieri, a tutti i viaggiatori che continuano a sognare e lo fanno dalla loro finestra.
È la finestra il cannocchiale privilegiato da cui guardare il mondo e il poeta ci si siede davanti, contemplando ciò che la vita gli riserva. Per le strade c’è uno spettacolo incredibile ed è meglio non perderselo. Ciò che vede, tuttavia, sono principalmente case, abitazioni attrici e spettatrici di questo sfilare continuo, di questa giostra. Casa nido, casa scudo, casa che stritola e che protegge. Non sono le pareti di mattoni che ci fanno sentire al sicuro; casa è dove il cuore indomito e vagabondo ci trasporta.