Pubblicazione realizzata con il contributo de Il Club degli autori in quanto l’autore si è classificata 5° nel concorso letterario “Il club degli autori” 2003/2004
Prefazione
Il primo sentimento e moto dell’animo nato in me dalla lettura un po’ meditativa delle poesie del nostro amico Orazio è un senso di profonda fraternità, di condivisione di Humus comune da cui può forse nascere per grazia il fiore umile e solitario della poesia e della preghiera.
È come se quel “terreno del silenzio” che dà il titolo a questa raccolta di poesie possa essere il fondo misterioso che ci comprende e ci fa comprendere gli uni gli altri, quel pozzo inesauribile dal quale attingiamo la sapienza della vita che ci fa ridere e piangere, resistere e arrenderci, conoscere i chiarori aurorali e stupefatti degli inizi e i colori raccolti e infuocati dei tramonti, il ritmo bello e ineluttabile del nostro essere al mondo. Sono parole quelle di Orazio ferite e benedette, che sanno custodire il significato semplice, elementare ed intatto del creato e chiedere ospitalità ai nostri cuori vulnerati come il suo.
Scaturisce dalle sue parole una forza di empatia e di invocazione con il Signore e tutti i fratelli e sorelle nel cammino della vita. Sono però sempre parole che ci ricordano che nonostante tutto il nostro impegno non siamo mai del tutto a casa, ma rimaniamo mendicanti di quel pane di vita e di speranza che non possiamo procurarci da soli ma che dobbiamo ogni volta aspettarci dal Signore e dagli altri, il loro riconoscerci, la loro presenza benefica e misericordiosa che ci aiuta a vivere.
Sandro Rotili
(Monaco di Camaldoli)