Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’autore è finalista nel concorso letterario «J. Prévert» 2005
Presentazione
Nelle sue poesie l’autore fissa la sua attenzione sulla saggezza, che riprende in maniera insistita, accompagnandola di volta, in volta, con ognuna o più delle sue componenti, spesso ancorandola ai nobili esempi che, in quanto entità astratte, pur essendone tutti quanti depositari, vengono quasi sempre mascherati o perlomeno offuscati mettendo a nudo la povertà dell’animo umano, sotto l’orpello della retorica.
L’umiltà, la trasparenza, la sapienza sono ricercate come se fossero dottrine.
La fortuna di avere una famiglia dai sani principi morali, dove poter far crescere queste virtù, è fondamentale, così come la conoscenza del mondo circostante, ossia natura, tramonto, alba, cielo stellato, pioggia, vento, arcobaleno, tutte muse, che consentono di capire che senza un disegno divino, niente ha senso di esistere.
È il terminale che porta alla provvidenza.
Anche nelle piccole cose s’intravede la saggezza; l’aiuto morale, il pasto caldo, il sorriso, tutte virtù complementari che portano sempre all’unico fine plausibile.
Il pane del povero è emblematico perché lega povertà e umiltà in perfetta sintonia con il pensiero dell’autore.
Momenti dolcissimi sono regalati, infine, nell’attesa di una nascita, dove vengono trasmessi quegli attimi di gioia prima e dopo il felice evento. Momenti indimenticabili.
Carlo Mario Passera